Città e cambiamento climatico: quale futuro vogliamo?

Le azioni più efficaci per rendere le città più resilienti

Secondo l’Urban Climate Change Research Network, oltre 350 città nel mondo già oggi affrontano almeno tre mesi l’anno con temperature superiori ai 35 °C. Entro il 2025, questo numero potrebbe quasi triplicare, toccando le 970 città, pari al 45% della popolazione urbana globale. E non si tratta solo di caldo: l’acqua dolce sarà sempre più scarsa, le rese agricole continueranno a diminuire e le inondazioni diventeranno più frequenti, soprattutto nelle aree costiere.

Questi fenomeni delineano una trasformazione radicale: le città si stanno spostando climaticamente verso sud, come se viaggiassero, anno dopo anno, verso le latitudini subtropicali. Uno studio del Politecnico di Zurigo ha calcolato che molte metropoli dell’emisfero nord stanno sperimentando un mutamento climatico analogo a uno slittamento geografico di circa 1000 km in direzione sud, con una “velocità” stimata in 20 km all’anno.

Nel 2050, Madrid potrebbe avere un clima simile a quello attuale di Marrakech, Londra assomiglierà a Barcellona, Stoccolma a Budapest, Mosca a Sofia, Seattle a San Francisco, Tokyo a Changsha. Le città tropicali, invece, andranno incontro a una transizione verso climi più aridi e ostili alla vita urbana.

Per approfindimenti leggi l’articolo “Understanding climate change from a global
analysis of city analogues ” link

La risposta al riscaldamento globale

Il cambiamento è in corso, e la domanda più urgente è: come possiamo rendere le città più resilienti?
Per affrontare il problema, è necessario partire dalla conoscenza: raccogliere e analizzare dati, costruire modelli predittivi affidabili e progettare strategie d’intervento mirate. Ma serve anche un salto culturale. Non possiamo limitarci a mitigare gli effetti: dobbiamo ripensare da zero il modo in cui costruiamo, viviamo e trasformiamo lo spazio urbano.
Una città resiliente è una città che agisce sul microclima, che rallenta il consumo di suolo e che reintegra la natura nella propria trama. Tra le azioni più efficaci:

  • ridurre l’effetto “isola di calore”;
  • limitare l’inquinamento da particolato atmosferico;
  • aumentare la permeabilità dei suoli;
  • valorizzare il verde urbano come elemento essenziale e non decorativo.

Raffreddare le città, naturalmente

Raffreddare una città non significa abbassare un termostato invisibile, ma trasformare le superfici grigie in spazi viventi. Significa sostituire l’asfalto bollente con tappeti verdi, aprire corridoi d’aria tra gli edifici, liberare i tetti per ospitare giardini pensili, far scorrere l’acqua dove ora scorre solo traffico.
In questa sfida, la natura è la nostra alleata più potente. Gli alberi non sono solo ombra e bellezza: evaporano acqua, assorbono inquinanti, abbassano la temperatura. I parchi urbani diventano oasi climatiche, e il verde verticale veste i palazzi trasformandoli in organismi viventi. Anche le soluzioni più semplici, come una fila di alberi lungo una strada o una siepe in un cortile scolastico, possono fare la differenza.
Ma non basta piantare alberi: servono strategie sistemiche, che integrino la natura nel tessuto urbano con intelligenza, continuità e visione.

Biophilic-building – nuovi modelli di sink urbani

Trasformare le città con la natura: il progetto Urban Evolution

Proprio su questa visione si fonda il progetto di ricerca Urban Evolution, che punta a coniugare tecnologia e natura per rendere le città più sane, fresche e vivibili. Il progetto utilizza strumenti avanzati come il telerilevamento e l’intelligenza artificiale per monitorare l’inquinamento e misurare gli effetti positivi delle Nature-Based Solutions (NBS), soluzioni che si ispirano ai meccanismi della natura per affrontare le sfide urbane.
L’obiettivo è chiaro: valorizzare e migliorare il verde urbano, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento, alla mitigazione delle isole di calore, all’adattamento climatico e alla salute pubblica.
Il riscaldamento globale non è una minaccia lontana, ma una realtà che stiamo vivendo. E le città, luoghi di concentrazione umana, di traffico e cemento, possono diventare anche laboratori del cambiamento, capaci di reagire, rigenerarsi e guidare la transizione verso un futuro sostenibile.

Curioso di saperne di più?
Leggi anche Progetto Urban Evolution: Osservazione della Terra e Nature-Based Solutions per contrastare l’inquinamento!