Che cos’è un’isola di calore e perché colpisce le città?

Nascoste tra gli edifici: le urban heat island e la loro relazione con il caldo estremo

Le isole di calore sono fenomeni sempre più diffusi e preoccupanti che esercitano un forte impatto su numerose città di tutto il mondo. Dati recenti rivelano che il caldo estremo in città è triplicato negli ultimi tre decenni, con gravi conseguenze per la salute umana e per l’ambiente circostante.

Urban populations at risk 2050s, by C40 Cities link

Questo fenomeno è dovuto a una serie di fattori, tra cui una maggiore concentrazione di attività antropiche nelle città che amplificano gli effetti della crisi climatica, rendendo i centri urbani particolarmente vulnerabili.

Che cos’è un’isola di calore e perché colpisce le città?

Il termine Urban Heat Island (UHI), o isola di calore, si riferisce al fenomeno che provoca un microclima più caldo all’interno delle aree urbane rispetto alle aree rurali. La principale causa è la drastica riduzione del verde urbano in molte zone delle città, a favore di superfici impermeabilizzate. L’ambiente urbanizzato ha la caratteristica di assorbire il calore e intrappolare l’irradiazione solare durante il giorno, per poi rilasciarlo gradualmente durante la notte.

Caratteristiche UHI: Variazione di temperature di giorno e di notte

Prime attestazioni del fenomeno Urban Heat Island

L’effetto delle isole di calore è noto ormai da quasi due secoli. Il primo a dimostrarlo fu Luke Howard nel 1818, nel suo studio ‘The Climate of London’. Per analizzare il fenomeno, lo studioso ha considerato i valori: pressione, temperatura, umidità e precipitazioni atmosferiche nella città di Londra.

Howard non solo identificò il fenomeno dell’l’isola di calore urbana come la differenza di temperatura tra la città e le aree rurali, ma osservò anche che tale differenza aumentava passando dai confini della città al centro urbano. Gli studi di Howard sono la base di numerose osservazioni successive delle UHI.

Il termine isola di calore compare in letteratura per la prima volta nel 1958 in un articolo di Gordon Manley in “Quarterly Journal of the Royal Meteorology Society”, ma è plausibile che sia stato coniato prima.

Isoterme annue nell’area di Parigi, fonte Landsberg 1981

Con la crescita delle città e la loro industrializzazione nel XIX secolo, l’effetto delle isole di calore è diventato sempre più evidente. La riduzione della vegetazione a favore dell’asfalto ha intensificato notevolmente la ritenzione del calore. Nel XX secolo, con la diffusione dell’aria condizionata, la situazione si è ulteriormente aggravata, poiché il calore espulso dai sistemi di raffrescamento contribuisce ad aumentare la temperatura esterna.

Man mano che l’urbanizzazione è aumentata nel XX secolo, i ricercatori hanno dedicato sempre maggiore attenzione al fenomeno delle isole di calore.

Tipologie di isole di calore

Gli studi identificano tre tipologie di urban heat islands:

  • L’Urban Boundary Layer 

    L’Urban Boundary Layer (UBLHI) misura la temperatura dello strato d’aria al di sopra dell’altezza media degli edifici. Nelle aree urbane, l’UBLHI si manifesta come una ‘cupola’ di aria calda con uno diametro di circa un chilometro durante il giorno, che si riduce di alcune centinaia di metri durante la notte.

  • L’Urban Canopy Layer 

    L’Urban Canopy Layer (UCLHI) stima la temperatura dello strato d’aria che va dal suolo all’altezza massima degli edifici. L’alterazione media annuale tipica dell’UCL in una grande città è di 1-3 °C, ma in presenza di condizioni favorevoli può raggiungere un’intensità di 12 °C (Oke, 1997). La stagione estiva, l’assenza di vento e di nubi sono le condizioni definite in letteratura come ‘ideali’, che contribuiscono a massimizzare l’effetto durante il periodo notturno, contrariamente a quanto avviene per le surface UHI.

  • UHI superface 

    UHI superface (SUHI) misura le differenze di temperatura tra le zone urbane e quelle rurali. In città si osservano generalmente temperature maggiori delle superfici sia di giorno che di notte; tuttavia, l’intensità del SUHI non è costante durante la giornata e si modifica al variare della radiazione solare: in media è di 10-15 °C durante le ore diurne, mentre assume valori di circa 5-10 °C durante quelle notturne.

 Tipologie di UHI e metodi di misurazione

Perché si creano le Isole di Calore?

L’accumulo di calore nei centri urbani è il risultato di diverse cause. Di seguito elenchiamo le quattro principali:

  1. Proprietà termiche dei materiali nelle aree urbane

I materiali comunemente utilizzati nelle costruzioni urbane, come asfalto, cemento e malta, possiedono un’alta capacità di assorbire e trattenere il calore, contribuendo in modo significativo all’incremento delle temperature. La copertura del suolo con tali materiali impermeabili altera due parametri cruciali per la regolazione termica: l’albedo e la capacità termica.

L’Effetto Albedo nelle Città

L’albedo urbano si riferisce alla capacità delle superfici di riflettere la luce solare. Un albedo elevato implica un basso assorbimento di calore. Tuttavia, nelle aree urbane, dove l’indice di albedo è inferiore rispetto alle aree boscose, si formano isole di calore con temperature che possono aumentare fino a 5°C. Questo fenomeno è influenzato dai materiali utilizzati per strade, marciapiedi e piste ciclabili.

L’effetto Albedo delle varie superfici, fonte immagine Limet 

Albedo urbano: aumento della riflettanza del tetto di un edificio scolastico ad Atene, fonte Synnefa et al., 2012

L’Impatto della Capacità Termica

La capacità termica dei materiali urbani come asfalto e cemento è superiore rispetto a quella del suolo e della vegetazione. Questi materiali immagazzinano grandi quantità di calore durante il giorno, rilasciandolo lentamente durante la notte, il che contribuisce a mantenere elevate le temperature notturne.

La combinazione di bassa albedo e alta capacità termica provoca un aumento delle temperature sia diurne che notturne nelle aree urbane. Questo porta a un peggioramento del comfort, specialmente durante l’estate e aumenta i rischi associati alle alte temperature.

2. Pavimentazione

Nelle città con alta densità di popolazione e un’estesa urbanizzazione, si osserva una riduzione della vegetazione a favore di ampie superfici impermeabili. Questa configurazione provoca un aumento delle temperature a causa del notevole assorbimento di calore, soprattutto durante i mesi estivi.

La presenza di vegetazione è essenziale per migliorare il comfort urbano. Non solo fornisce ombra, ma contribuisce anche a mantenere le superfici più fresche attraverso il processo di evapotraspirazione.

3. Geometria della città

La geometria urbana si riferisce alla disposizione degli edifici e degli spazi verdi all’interno di un’area urbana. Questo concetto include anche la “rugosità urbana”, che descrive l’altezza e la disposizione degli edifici, i quali possono ostacolare la circolazione del vento. Nelle città con edifici alti e ravvicinati, il flusso d’aria è limitato, aumentando il disagio termico e la temperatura percepita.

Geometria della città, Hong Kong, fonte envato

4. Attività antropica

Le attività umane, specialmente nelle metropoli, contribuiscono significativamente all’accentuazione delle isole di calore urbane. Queste includono il traffico (movimento di persone e merci con vari mezzi di trasporto come auto, camion, moto, autobus, ecc.), il riscaldamento degli impianti industriali, l’ampio utilizzo di sistemi di climatizzazione (che rilasciano aria calda nell’ambiente esterno per diverse ore al giorno) e le fonti di inquinamento che aumentano le emissioni di CO2 e altri gas serra, ritardando così la dispersione del calore nell’atmosfera.

 Nella seguente tabella sono riportate le caratteristiche che influenzano la creazione delle isole di calore e il loro effetto sul bilancio energetico della superficie terrestre.

Caratteristiche che contribuiscono alla creazione delle isole di calore Effetto sul bilancio energetico
Mancanza di vegetazione Riduce l’evaporazione
Uso crescente di superfici impermeabili Riduce l’evaporazione
Alta conducibilità termica dei materiali Aumenta l’immagazzinamento del calore
Bassa riflettanza solare dei materiali urbani Aumenta la radiazione
Geometrie urbane che intrappolano il calore Aumenta la radiazione
Geometrie urbane che rallentano la velocità del vento Riduce la convezione
Aumento dei livelli di inquinamento atmosferico Aumenta la radiazione
Maggiore consumo di energia Aumenta il calore antropico

Fonte: Lisa Gartland, Heat Islands: Understanding and Mitigating Heat in Urban Areas, Uk, & USA, 2008.

L’impatto delle UHI

Le isole di calore hanno un effetto negativo sulla vivibilità e sull’ambiente. A livello globale, contribuiscono ad accelerare il riscaldamento climatico, aggravando la crisi climatica. Le alte temperature nelle città intensificano le ondate di calore, rendendo le aree urbane più vulnerabili in caso di caldo estremo. Inoltre, le isole di calore aumentano i rischi per la salute, in particolare per le persone più vulnerabili, come gli anziani, i bambini e coloro che soffrono di problemi di salute.

 L’impatto ambientale delle isole di calore non si limita all’aumento delle temperature. Esse possono alterare i modelli meteorologici locali, ridurre la qualità dell’aria e influire negativamente sulla biodiversità urbana. Inoltre, le temperature elevate possono stressare la vegetazione urbana e i sistemi idrici, compromettere gli ecosistemi locali, riducendo la biodiversità.

Perché è Fondamentale Mitigare le Urban Heat Island?

Mitigare l’effetto delle isole di calore è molto importante per la salvaguardia della salute pubblica, la protezione dell’ambiente e la riduzione dei costi economici associati all’aumento delle temperature urbane.

Studiare e monitorare le UHI è il primo passo per poter ipotizzare soluzioni urbanistiche adeguate e contribuire a sviluppare un’etica orientata alla mitigazione dell’impatto dei cambiamenti climatici, iniziando con interventi locali e prospettando strategie su scala più ampia.

Evolution, un progetto di ricerca che utilizza nuove tecnologie per monitorare l’inquinamento urbano e promuovere le Nature Based Solutions

 Anche per questo motivo nasce EVOLUTION, un progetto di ricerca che utilizza nuove tecnologie (come il telerilevamento) e l’intelligenza artificiale per monitorare l’inquinamento urbano e promuovere le Nature Based Solutions (NBS). L’obiettivo è migliorare e valorizzare il verde urbano, con benefici per la qualità dell’aria, il microclima cittadino, la mitigazione delle isole di calore e molto altro ancora.