L’IA è pronta a trasformare la PA?

Innovare la PA: il potenziale dell’Intelligenza Artificiale

Quando ci si riferisce all’Intelligenza Artificiale (IA), molte persone immaginano robot insubordinati e universi controllati da dispositivi meccanici. Tuttavia, tale rappresentazione, sebbene affascinante, si discosta frequentemente dalla realtà attuale. L’IA non è semplicemente una sceneggiatura di fantascienza, piuttosto, si configura come un sofisticato sistema algoritmico atto a elaborare processi intellettuali, dando origine a un “pensiero” artificiale autonomo.

Questo articolo esplorerà il concetto di Intelligenza Artificiale e il suo impatto specifico nel contesto della Pubblica Amministrazione. Saranno valutati i benefici attuali e le prospettive future di questa tendenza, fornendo esempi emblematici di applicazione in Italia.

Esplorando il concetto di Intelligenza Artificiale

Quando parliamo di IA ci riferiamo a sistemi dotati della capacità di analizzare l’ambiente circostante e di eseguire azioni con un grado di autonomia, manifestando un comportamento intelligente volto al conseguimento di specifici obiettivi. Questa definizione mette in evidenza il percorso evolutivo dell’IA come un amalgama di abilità umane, tra cui il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e persino la creatività.

Un concetto fondamentale è quello di apprendimento automatico, comunemente noto come machine learning, il quale consente alle macchine di sviluppare strategie risolutive e predittive basate sull’esperienza. Tale procedura distingue l’IA dall’approccio tradizionale della programmazione algoritmica, in cui sequenze ordinate di operazioni di calcolo seguono logiche decisionali condizionali.

Nonostante l’algoritmo possa sembrare un insieme neutro di calcoli razionali, in realtà è plasmato da decisioni, valori e giudizi umani intrinsecamente incorporati “a monte”. L’IA, pertanto, si differenzia dalla programmazione algoritmica grazie al suo processo continuo di apprendimento e alla capacità di generare autonomamente.

Però, per nutrire e far avanzare l’IA, è imprescindibile un vasto insieme di dati. Le applicazioni di machine learning, per esempio, operano individuando modelli ricorrenti nei dati disponibili e applicando tale conoscenza ai nuovi dati. La quantità di dati a disposizione risulta cruciale: maggiore è il dataset, più accurato diventa il processo di apprendimento e la scoperta di relazioni, anche sottili, tra i dati stessi.

Perché utilizzare l’intelligenza artificiale nella pubblica ammnistrazione?

Nell’attuale scenario lavorativo, l’Intelligenza Artificiale emerge come un potente motore di trasformazione, ridefinendo le dinamiche operative e plasmando radicalmente il concetto stesso di lavoro. Il suo progressivo ingresso nelle strutture della Pubblica Amministrazione rappresenta un fenomeno in costante crescita, con impatti tangibili sull’efficienza operativa, la trasparenza e l’accessibilità dei servizi pubblici.

Pochi forse ricordano che già nel Libro Bianco sull’Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino, pubblicato dall’Agenzia per l’Italia Digitale  (l’AgID) si evidenziava la necessità di individuare una serie di azioni funzionali ad accompagnare la trasformazione del Paese verso l’adozione dell’AI.

In primo luogo, le PA possono offrire una maggiore accessibilità ai servizi pubblici, rendendoli più efficienti e accessibili a un numero più ampio di cittadini. L’adozione di soluzioni basate sull’IA può altresì contribuire a ridurre i costi di gestione, liberando risorse preziose per essere reinvestite in settori prioritari.

Un impatto significativo si verifica nel rafforzamento del rapporto di fiducia tra le PA e la collettività. Le tecnologie intelligenti consentono una gestione più trasparente ed efficiente, contribuendo a dissipare eventuali dubbi o preoccupazioni sulla gestione delle risorse pubbliche.

Inoltre, l’IA facilita la circolazione delle informazioni tra le varie amministrazioni, semplificando la ricerca e l’accesso ai dati pertinenti. Spesso, le informazioni sono disperse in archivi diversi, rendendo difficile il reperimento tempestivo. L’implementazione di soluzioni IA può migliorare notevolmente questa dinamica, consentendo la comprensione e la classificazione automatica dei documenti per estrarre rapidamente i dati più rilevanti e aggiornati.

L’adozione di tecnologie intelligenti e IA richiede una regolamentazione attenta, nel rispetto delle normative vigenti e orientata da principi etici, al fine di garantire una serie di benefici. La sicurezza dei dati personali, la chiarezza nelle politiche di utilizzo e conservazione delle informazioni, insieme al rispetto delle normative sulla privacy, costituiscono pilastri fondamentali e imprescindibili.

Un utilizzo oculato dell’IA da parte delle Pubbliche Amministrazioni non solo migliora l’efficienza interna, ma contribuisce anche a un ambiente più aperto, accessibile e fidato per i cittadini. Questo rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la tecnologia supporta attivamente il benessere della società.

Una mappatura dell’utilizzo dell’IA a supporto della Pubblica Amministrazione

Nel tentativo di tracciare un quadro dettagliato sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) a supporto della Pubblica Amministrazione, emerge una mappatura accurata tratta dal Report periodico “AI Watch” della Commissione europea, un documento fondamentale per comprendere e valutare l’evoluzione dei progetti di IA nei vari Stati membri dell’Unione. L’analisi prende in esame diverse tipologie di utilizzo dell’IA attraverso una classificazione provvisoria.

  • audio processing

Rilevazione e riconoscimento di suoni, musica e linguaggio parlato.

  • chatbots, intelligent digital assistants, virtual agents and recommendation systems

Agenti software per erogare servizi e assistenza basati su comandi vocali o testuali.

  • cognitive robotics, process automation and connected and automated vehicles

Automazione di processi attraverso hardware o software, inclusi veicoli senza conducente.

  • computer vision and identity recognition

utilizzo di immagini, video e riconoscimento facciale per ottenere informazioni sull’ambiente o l’identità.

  • expert and rule-based systems, algorithmic decision making

sistemi esperti basati su regole e processi decisionali algoritmici per l’automazione delle decisioni.

  • AI-empowered knowledge management

gestione potenziata dell’IA per archivi consultabili di casi e testi condivisibili.

  • natural language processing, text mining and speech analytics

Riconoscimento e analisi del discorso, testo scritto e risposte alle domande orali.

  • predictive analytics, simulation and data visualization

Apprendimento da grandi insiemi di dati per prevedere nuovi patterns e visualizzarli.

  • security analytics and threat intelligence

Analisi e monitoraggio delle informazioni sulla sicurezza per prevenire attività illecite.

Questa disamina completa mira a offrire una visione approfondita dell’IA nella Pubblica Amministrazione, illustrando i diversi contesti di utilizzo e aprendo prospettive interessanti per il futuro.

L’Impatto rivoluzionario della AI nelle Pubbliche Amministrazioni Italiane

All’interno del contesto della Pubblica Amministrazione Italiana, l’Intelligenza Artificiale dispiega una vasta gamma di capacità che già stanno rivoluzionando diversi settori. Sebbene sia arduo compilare un elenco completo delle applicazioni, il suo evidente impatto promette un cambiamento significativo.

Intelligenza artificiale al servizio dei cittadini di Siena

Un esempio virtuoso di applicazione locale di AI è emerso a Siena, con l’adozione del software “Caterina”. Questo sistema di intelligenza artificiale, interagendo con gli utenti attraverso contenuti testuali e audio, ha dimostrato come l’IA possa efficientare gli uffici comunali, rispondendo in modo celere alle domande dei cittadini e alleggerendo il carico di lavoro.

L’INPS usa l’Intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza

Il progetto dell’INPS è un esempio tangibile di come l’IA possa essere applicata anche nelle funzioni di “back office”. La soluzione di classificazione AI sta rivoluzionando il protocollo automatico delle istanze ricevute tramite PEC, migliorando l’efficienza e consentendo ai dipendenti dell’INPS di concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto.

Comune di Trento: Progetto SIMPATICO

Infine, il progetto SIMPATICO, avviato dal Comune di Trento, utilizza tecnologie avanzate di trattamento automatico del linguaggio per migliorare l’interazione dei cittadini con la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è fornire un’esperienza personalizzata, semplificando il testo e coinvolgendo gli utenti e gli operatori pubblici in un sistema aperto e dinamico.

In sintesi, la Gen AI sta trasformando il panorama della Pubblica Amministrazione italiana, promettendo un futuro più efficiente, personalizzato e orientato al cittadino.

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