Piattaforma Digitale Nazionale Dati
quello che i Comuni devono sapere
Era uscito un po’ a sorpresa nel mese di ottobre 2022 l’Avviso Misura 1.3.1 del PNRR “Piattaforma Digitale Nazionale Dati”; il bando dava tempo ai Comuni italiani fino al 17 febbraio per aderire all’iniziativa e ricevere così i contributi del PNRR.
Ora, quando manca ormai poco alla scadenza, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha prorogato la scadenza al 19 maggio 2023: un atto che non sorprende gli addetti ai lavori, che anzi auspicavano una proroga per permettere a tutti i Comuni di presentare la candidatura con una maggior consapevolezza dei benefici in palio.
Insieme all’avviso di proroga il Dipartimento ha pubblicato sul proprio sito alcuni casi d’uso sull’utilizzo della PDND che possono essere da esempio per i Comuni:
1 Welfare e servizi sociali
L’INPS raccoglie tutte le informazioni sugli interventi assistenziali nel Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali (SIUSS). I dati confluiranno nel SIUSS attraverso la fruizione da parte di INPS di un’API erogata dai Comuni sulla PDND; i Comuni, al tempo stesso, potranno accedere alle informazioni fornite dal SIUSS sempre tramite PDND. Questo permetterà ai Comuni, ai soggetti privati o del Terzo Settore di gestire in maniera coordinata i casi in carico ai servizi sociali.
2 Scambio di documenti protocollati
La protocollazione è una misura obbligatoria nello scambio di informazioni tra Enti, ed avviene attraverso l’utilizzo di mezzi diversi (es. PEC) soggetti ad alcuni limiti, come ad esempio la dimensione dei file da inviare. L’introduzione di un’API di protocollazione consentirebbe di inviare un atto protocollato da un Ente a un altro tramite interfacce interoperabili, gestire file di grandi dimensioni, inserire file all’interno della gestione documentale dell’ente ricevente, restituire, per ogni comunicazione ricevuta, un numero di protocollo da fornire all’ente mittente, confermare la presa in carico del documento ricevuto.
3 Dati geografici
Le API per i dati geografici permettono di consultare archivi di oggetti (feature) che hanno una componente geografica, dati sui servizi territoriali, protezione civile, trasporti ed infrastrutture, accessi ZTL, catasto e tanto altro. L’autenticazione tramite PDND fornisce un meccanismo univoco e consolidato di accesso a queste informazioni fra soggetti diversi.
4 Albo Pretorio
I Comuni hanno l’obbligo di pubblicare i propri atti nell’Albo Pretorio affinché siano efficaci. La pubblicazione attraverso API supporta sia la trasparenza sia la possibilità di aggregazione dati da parte di soggetti che, ad esempio, si interessano a particolari eventi, come concorsi e bandi, o che vogliono verificare l’avvenuta pubblicazione di un affidamento.
5 Amministrazione Trasparente
Anche il Portale Amministrazione Trasparente è un elemento che i Comuni sono obbligati ad utilizzare ed aggiornare. Le informazioni che confluiscono nella sezione Amministrazione Trasparente, come i dati del bilancio (BDAP) o sui pagamenti (SIOPE), possono essere pubblicate tramite API e creare un vantaggio nella definizione di una strutturazione completa e una definizione univoca.
Aderire alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati
I Comuni hanno tempo fino al 19 maggio per candidarsi all’Avviso Misura 1.3.1 “Piattaforma Digitale Nazionale Dati” e richiedere così il contributo per la pubblicazione sulla PDND di un certo numero di API (definite in base alla popolazione del Comune).
WiseTown è un partner tecnologico della Pubblica Amministrazione e sta supportando i Comuni italiani nell’adesione alla PDND e nell’ottenimento dei fondi PNRR; proprio in occasione del bando sulla PDND, WiseTown ha deciso di regalare ai Comuni che richiedono lo sviluppo di API alcune delle proprie soluzioni per l’innovazione dei servizi.
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